sabato 22 dicembre 2007

Creolina a scuola, David Glover al riesame


CATANZARO— Approda al Tribunale del riesame la vicenda dei quattro studenti del liceo scientifico arrestati dalla Polizia con l’accusa di aver tentato di cospargere la sede della succursale del Siciliani di creolina. O meglio, vi giunge per quel che riguarda la “vicenda cautelare” di uno solo degli arrestati, il giovane David Glover, nell’interesse del quale l’avvocato Antonietta De Nicolò ha presentato ricorso avverso l’ordinanza del gip Antonio Giglio, che ha imposto al ragazzo l’obbligo di dimora nel comune di residenza, prescrivendo anche che non si allontani dalla sua abitazione nelle ore comprese fra le 18 del pomeriggio e le 6 del mattino. La medesima misura cautelare che il giudice ha disposto anche a carico dei coindagati, Antonio Lucia, Antonio Mauro e Roberto Sgrò - i quattro ragazzi, tutti 18enni, frequentano lo stesso istituto, tre al quarto anno e uno al quinto, di sezioni diverse - arrestati all’alba di domenica 9 dicembre dagli agenti della Squadra volanti, accorsi al Siciliani dopo aver notato le ombre dei ragazzi, col viso accuratamente coperto dai passamontagna, che si aggiravano davanti alla succursale. Giunti sul posto gli agenti avevano trovato dentro la scuola Lucia, che tentata di nascondersi dietro un armadietto. In uno zaino aveva portato le latte di creolina e altri strumenti usati durante l’azione che, secondo gli inquirenti sarebbe stata accuratamente programmata. Non a caso alla fine sono stati sequestrati anche attrezzature da professionisti, come il martelletto per tagliare il vetro, la tronchesina per tagliare la rete esterna alla scuola, strumenti per spargere la sostanza tossica, passamontagna, mascherine, guanti, e poi 7 litri di creolina, più una bottiglia con un liquido bianco. Glover, secondo quanto spiegato, era riuscito a fuggire ma era stato prontamente bloccato. Discorso diverso per i due presunti “pali”, Sgrò e Mauro che, hanno detto i poliziotti, sono stati riconosciuti e, dopo essere riusciti a scappare, sono stati arrestati nelle loro abitazioni, dunque con “flagranza differita”. Dopo quasi tre giorni, e dopo un lunghissimo interrogatorio avvenuto in carcere, i ragazzi erano stati mandati ai domiciliari per disposizione del pm di turno Cristina Tettamanti. Il 12 dicembre, poi, il gip Giglio, dopo aver convalidato gli arresti, aveva rimesso tutti in libertà, con le sole restrizioni dell’obbligo di dimora. Contro quel provvedimento, adesso, la difesa di Glover si presenterà nell’aula del Collegio del riesame, giovedì prossimo, giorno 27, per ottenerne l’annullamento o la revoca.