Il Csm si divide sulla scelta del nuovo capo della Procura di Catanzaro, poltrona lasciata vacante da Mariano Lombardi, che prima aveva accettato di essere trasferito come consigliere in Corte d'appello a Messina per evitare di essere trasferito d'ufficio, ma che poi è andato in pensione proprio nei giorni scorsi.
Tre sono infatti i candidati proposti dalla Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli: l'attuale procuratore di Palmi Antonio Vincenzo Lombardo, la cui nomina è sostenuta dal togato di Unicost Giuseppe Berruti; il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Salvatore Boemi, appoggiato dal togato del Movimento per la giustizia Ciro Riviezzo e dal laico Ds Vincenzo Siniscalchi; il procuratore di Patti Roberto Saieva, la cui nomina è appoggiata dai togati Ezia Maccora (Md) e Giulio Romano (Magistratura indipendente).
Ora, sui tre nomi proposti dalla Commissione dovrà esprimersi il ministro della Giustizia Luigi Scotti. Poi, la parola finale sulla scelta del nuovo capo della Procura di Catanzaro spetterà al plenum del Csm.
Tre sono infatti i candidati proposti dalla Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli: l'attuale procuratore di Palmi Antonio Vincenzo Lombardo, la cui nomina è sostenuta dal togato di Unicost Giuseppe Berruti; il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Salvatore Boemi, appoggiato dal togato del Movimento per la giustizia Ciro Riviezzo e dal laico Ds Vincenzo Siniscalchi; il procuratore di Patti Roberto Saieva, la cui nomina è appoggiata dai togati Ezia Maccora (Md) e Giulio Romano (Magistratura indipendente).
Ora, sui tre nomi proposti dalla Commissione dovrà esprimersi il ministro della Giustizia Luigi Scotti. Poi, la parola finale sulla scelta del nuovo capo della Procura di Catanzaro spetterà al plenum del Csm.
